La Lancia, lo Specchio, la Freccia e la Corona

Sessione 16/17

la Porta sul Nulla

Vagando per il labirinto di rovi troviamo due figure: un vecchio e una bambina senza volto. La situazione tuttavia ci sembra pericolosa e dicidiamo sostanzialmente di ignorarli per il momento. Tuttavia veniamo trovati da un'enorme creatura umanoide dalle fattezze bovine, con un anello al naso. Scoppia lo scontro, dal quale, grazie anche a Ifrit e al suo potere elementale, usciamo relativamente illesi. Una volta ripresa l'esplorazione, scopriamo una porta, nei meandri più reconditi del labirinto, che però non sembra avere intenzione di aprirsi per il momento.

Dopo aver tergiversato un po', specie per paura del coinvolgimento delle figure che abitano questo luogo con i Veri Fatati, ci rechiamo dal vecchio che porge indovinelli, affettuosamente rinominato Roberto. Il primo indovinello viene risolto quasi per sbaglio da Marmo, mentre i due successivi richiedono un po' di collaborazione da parte nostra nel buttare giù idee. Passato il suo test, Roberto ci rivela che ci manca solo una prova per aprire la porta che ci farà proseguire, e ci lascia il suo mantello prima di svanire nel nulla.

Ci dirigiamo dunque dalla bambina senza volto, la quale ci ripete di essere stata vittima del proprio pupazzo.  Seguendo le grandi tracce tonde trovate da Ifrit, troviamo un volto simile ad una maschera nei cespugli. Tuttavia raccogliere la maschera provoca un forte impulso di indossarla, cosa che causa una trasformazione in pupazzo e la perdita di controllo del proprio corpo. Rosa riesce ad arginare questo effetto e, non senza un considerevole sforzo, riesce a portare la maschera alla bimba, che la indossa e regala una rosa alla medesima. questa si rivela essere una casa su un albero portatile.

Col wyrd che continua a salire ogni volta che un potere del Malia viene usato, ci dirigiamo infine verso la porta, dove un ennesimo conglomerato di Malia ci avvolge, facendoci salire il wyrd. La più affetta di tutti è Rosa, che adesso si trova col Wyrd al massimo, e manifesta evidenti effetti sovrannaturali nel muoversi. Riversiamo del malia nella porta, che finalmente si apre abbastanza da farci passare, e provati dall'esperienza ci apprestiamo a proseguire nei meandri della Siepe

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